L’informazione, prima di tutto.

 

 

Mutui: tassi triplicati in tre anni. In calo la quota di italiani che si indebita per comprare casa

A fine dicembre scorso, gli interessi medi applicati ai prestiti immobiliari sono arrivati al 4,40%, il triplo rispetto all’1,45% di gennaio 2022, livello minimo degli ultimi anni

Il caro-tassi batte il credito e ridisegna i progetti di spesa per la casa delle famiglie italiane. La fiammata del costo del denaro, portato al 4,5% dalla Bce, ha fatto triplicare i tassi praticati dalle banche sui mutui erogati alle famiglie. A fine dicembre scorso, gli interessi medi applicati ai prestiti immobiliari erano arrivati al 4,40%, vale a dire esattamente il triplo rispetto all’1,45% di gennaio 2022, livello minimo degli ultimi anni. È la fotografia scattata da uno studio della Fabi. Si tratta, sottolinea la federazione, di una salita vertiginosa di 295 punti percentuali in soli 24 mesi che ha portato lo stock di mutui a calare, nel corso del 2023, di 2,3 miliardi di euro (192 milioni al mese in media) dopo l’aumento di oltre 35 miliardi registrato nel biennio precedente, grazie ai 18,3 miliardi in più nel 2021 e alla crescita di 17 miliardi raggiunta nel 2022.

Il calo delle compravendite

I dati degli ultimi 12 mesi dimostrano che il delicato equilibrio tra tassi di interesse e inflazione ha messo a dura prova la capacità di indebitamento degli italiani e trascinato verso il basso gli investimenti nel mattone. Tutto questo con effetti negativi, in generale, sul mercato immobiliare e in particolare sulle compravendite, che l’anno scorso sono significativamente diminuite: per questa ragione, cala dal 50% al 41% la quota di italiani che si indebita per comprare un’abitazione, con le compravendite che sono calate quasi del 12%. L’inversione di tendenza nel mercato immobiliare potrebbe essere favorita qualora la Banca centrale europea, nelle prossime riunioni, decidesse di dare il via al taglio dei tassi e a una fase più espansiva, in generale, per il credito, sottolinea la Fabi.


Consumatore – Agente Immobiliare: quali sono le qualità che un cliente ricerca in un professionista del settore immobiliare.

Professionalità (e serietà)

Acquirenti e venditori oggi cercano un professionista del settore immobiliare di cui fidarsi: onestà e integrità sono doti fondamentali per costruire la fiducia necessaria con dei clienti durante l’intero corso delle operazioni di compravendita, consentendo agli agenti immobiliari di sviluppare un rapporto duraturo con loro. Il ruolo dell’agente immobiliare è un ruolo sociale, molto importante: essere agente immobiliare significa volere il meglio per le persone/consumatori, guidarle nel processo per raggiungere la felicità tramite l’acquisto dell’immobile dei loro sogni o tramite la ricerca del miglior inquilino per il loro appartamento o accompagnarle durante la vendita di un bene prezioso come la casa.

Il primo passo fondamentale è affidarsi ad Agenti Immobiliari abilitati allo svolgimento dell’attività di intermediazione immobiliare, regolarmente iscritti alla propria Camera di Commercio di riferimento grazie al superamento di un esame di abilitazione.

Lo Studio De Falco servizi immobiliari metterà a disposizione dei propri clienti esclusivamente agenti immobiliari abilitati, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio di Napoli ed associati a FIMAA la più grande Associazione del settore dell’intermediazione in Italia (del quale Vincenzo De Falco titolare dello studio è attuale Presidente Regionale

Reputazione

In quanto professionista, la reputazione di un agente immobiliare è un importante biglietto da visita: quando potenziali clienti si rivolgono ad un agente immobiliare, bisogna essere sicuri che siano consapevoli del livello di servizio che fornite o essere in grado di trasmetterlo compiutamente.

De Falco servizi immobiliari, vuole proporsi sul mercato immobiliare partenopeo in modo semplice, leggero e concreto. Un’organizzazione di uomini e mezzi nata nel 1995, per iniziativa di Vincenzo De Falco, operante nel settore sin dal Marzo 1981, iscritto al n.426 del ruolo agenti immobiliari tenuto presso la C.C.I.A.A. di Napoli a far data dal Dicembre del 1988, ruolo periti ed esperti C.C.I.A.A. Napoli n. 3155, Presidente Provinciale Federazione Italiana Mediatori ed Agenti in Affari di Napoli, Presidente Regionale Federazione Italiana Mediatori ed Agenti in Affari Campania, Vice Presidente Nazionale Federazione Italiana Mediatori ed Agenti in Affari e Consigliere Provinciale Confcommercio Imprese per l’Italia di Napoli.

Conoscenza, competenza e formazione continua

Conoscenze e competenze sono dei capisaldi fra le qualità dell’agente immobiliare. Acquirenti e venditori vogliono che il loro agente immobiliare sia in grado di capire precisamente ogni sfaccettatura del mercato immobiliare e che possa renderli partecipi di tutto ciò cui vanno incontro.

Conoscenza del mercato, delle quotazioni immobiliari della zona, delle norme catastali e urbanistiche, degli aspetti legali e gli adempimenti da compiere, che si tratti di compravendite o locazioni sono aspetti quotidiani nella vita di un agente immobiliare in continuo cambiamento: la formazione costante è un’arma fondamentale per mantenere sempre pieno il bagaglio di conoscenza e competenza che un agente immobiliare deve portare con se per poterlo mettere a disposizione del consumatore finale.

Lo Studio De Falco servizi immobiliari garantisce ai propri agenti immobiliari un programma di formazione costante, grazie anche all’offerta formativa messa a disposizione dalla Fimaa.


 

5 MOTIVI PER AFFIDARSI AD UN AGENTE IMMOBILIARE PER LA GESTIONE DEL PROPRIO IMMOBILE

  1. Un Agente Immobiliare, regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di pertinenza a seguito del superamento di esame abilitante obbligatorio per esercitare la professione,  offre un servizio di consulenza a 360° gradi su un immobile: questioni legali, documentazione necessaria alla compravendita e conoscenza delle dinamiche del mercato. Gli agenti immobiliari dello Studio De Falco servizi immobiliari sono tutti professionisti abilitati e regolarmente iscritti al REA della C.C.I.A.A. di Napoli.
  2. Un Agente Immobiliare valuta il tuo immobile trovandone il giusto prezzo di mercato. Lo Studio De Falco servizi immobiliari determina il giusto prezzo di vendita di un immobile, adeguato per il proprietario ed attrattivo per l’acquirente.
  3. Un Agente Immobiliare organizza per te visite e appuntamenti con reali potenziali acquirenti per il tuo immobile. Lo Studio De Falco servizi immobiliari mette a disposizione di un proprietario immobiliare un’ organizzazione efficace ed efficiente grazie allo staff interno che coordina tutte le attività inerenti la fase operativa della vendita, prefiltrando la clientela e modellandosi alle esigenze del caso.
  4. Un Agente Immobiliare presenta immobili che rispecchiano le reali esigenze delle persone interessate. Lo Studio De Falco servizi immobiliari costituisce un osservatorio efficiente per ogni esigenza della famiglia.
  5. Un Agente Immobiliare rende la vendita delle tua casa meno stressante facendoti risparmiare tempo, che puoi dedicare ad altre cose. Lo Studio De Falco servizi immobiliari crea valore aggiunto, il nostro impegno è il TUO valore aggiunto.

Contattaci, saremo lieti di poter soddisfare le tue esigenze.


L’ era delle eco tecnologie

Mai come ora tra detrazioni, ecobonus, sconti fiscali e nuove agevolazioni previsti dal governo, e in vigore, acquistare e installare uno o più climatizzatori fissi superefficienti, è particolarmente conveniente. Naturalmente le agevolazioni sono diverse secondo le differenti situazioni e l’installatore di fiducia saprà consigliarvi. Quanto alla scelta, abbiamo selezionato alcuni speciali apparecchi che abbinano il massimo dell’ecocompatibilità e delle tecnologie realmente utili ma con un requisito di grande attualità: la massima igiene dell’aria e delle persone. 

Eco-tecnologie
Si autoigienizzano, ci “seguono” e ci “controllano” anche fuori casa, parlano e ascoltano e creano il clima personalizzato, non solo perché si attengono con precisione agli ordini ricevuti a voce, dal telecomando o via smartphone ma perché dirigono in modo preciso e soft l’aria nell’area dove ci troviamo. E l’aria arriva -senza fastidiosi “schiaffi” – alla temperatura e all’umidità scelte, filtrata e purificata secondo tecnologie direttamente derivanti da quelle professionali. Non solo, ma quando un ambiente rimane a lungo inabitato, il climatizzatore grazie al suo apparato sensoristico (regolabile) se ne accorge ed entra in pausa. Ad avere questa prestazioni sono i climatizzatori di ultima generazione che niente hanno a che fare con la miriade di condizionatori venduti a poche centinaia di euro nei negozi. La salute, il benessere e in particolare la necessità di garantire, in determinati periodi dell’anno, un ambiente confinato a chi soffre di forti allergie e di asma, richiedono infatti veri e prorie centrali domestiche per il trattamento dell’aria. Olimpia Splendid ha inserito nei suoi climatizzatori residenziali il refrigerante recuperato dagli impianti esistenti, l’R410, e lo trasforma nel nuovo gas refrigerante evitando costosi smaltimenti. La serie Shorai Edge di Toshiba offre il massimo livello di efficienza, la A+++, e il ricorso al gas R32 a basso impatto ambientale oltre ad avere prestazioni di fascia elevata.

I costi
Quanto al costo, per avere consumi molto contenuti, il refrigerante con il minor impatto sull’ambiente, l’R32, e la pompa di calore e l’inverter, occorre scegliere un apparecchio con classe energetica almeno A++; il prezzo parte da 7-800 euro (ai quali va aggiunto il costo dell’installazione intorno ai 200 euro) ma occorre tener conto delle agevolazioni. Un climatizzatore di questo livello è in grado di offrire prestazioni avanzate, filtraggi evoluti, controlli anche in remoto e contactless. E di preservarvi dall’inquinamento esterno, filtrando anche quello interno.

Ventilare con attenzione
Poichè il climatizzatore “tratta” sempre la stessa aria, occorre ricambiarla a intervalli secondo le indicazioni del costruttore. E soprattutto in un periodo come questo poiché l’aerazione -comunque troppo non frequente e non prolungata- consente di “diluire” l’eventuale presenza di inquinanti e batteri. Salvo quando in casa vi sia una persona allergica che deve restare isolata dall’aria esterna per evitare qualsiasi contatto con pollini, allergeni e smog.

Clima-depuratore
Grazie alla piattaforma proprietaria LG ThinQ, di LG, a intelligenza artificiale, è possibile per l’utente dialogare con il proprio climatizzatore con la voce per tutta le regolazioni, tramite l’assistente vocale Google o Alexa. Il nuovo DualCool rappresenta il classico esempio dei nuovi evoluti apparecchi poiché è anche un purificatore dell’aria. Un sensore rileva le particelle più sottili e con spie a quattro colori che rappresentano la qualità dell’aria; lo ionizzatore inoltre e una batteria di filtri purificano l’aria. Il top delle tecnologie più avanzate per l’igiene dell’aria proviene dal centro di ricerche di Panasonic che ha tradotto nella serie Etherea sistemi professionali unici di depurazione grazie a NanoeX, che può essere attivato indipendentemente dalla climatizzazione e che genera, dall’umidità presente nell’aria, micro particelle acquose atomizzate con carica elettrostatica che inibiscono la carica batterica e virale dell’aria. Inoltre deodorizzano e trattengono l’umidità della pelle prevenendone la disidatrazione. Questi apparecchi sono comandabili con i sistemi di Smart Voice Control Alexa e Google Assistant.

_________________________________________________________________________________________________________

 

Casa smart: le tecnologie per sanificare gli ambienti

L’emergenza sanitaria ha accelerato la ricerca in un settore molto importante, quello della sanificazione domestica. Oggi sul mercato sono già disponibili diversi prodotti che non solo migliorano la qualità dell’aria che respiriamo dentro casa, ma che permettono anche di limitare la diffusione di virus e batteri. E non prevedono costi eccessivi né grossi interventi strutturali. Ecco quali sono e su che tipo di tecnologie si basano.

Dalla ventilazione all’ozonizzazione

Alla base di un corretto ricambio d’aria ci sono sistemi già in uso da qualche tempo come la ventilazione meccanica controllata, che tutela la nostra salute e permette anche un maggiore risparmio energetico. Inoltre, per affrontare il problema dei cosiddetti Voc, ovvero dei composti organici volatili, ci sono filtri o sistemi al carbonio attivo, che grazie al loro potere assorbente riducono gli inquinanti nell’aria. Il discorso cambia invece se parliamo di agenti patogeni, contro i quali bisogna adottare misure più complesse come i sistemi per filtrare l’aria e ripulirla grazie alla luce UV (che induce una reazione di fotocatalisi) o ai processi di ionizzazione a plasma freddo o temperato (che disgregano i composti organici volatili e le membrane di virus e batteri). Un’altra delle tecnologie più moderne e innovative è l’ozonizzazione, che libera nell’aria l’ozono, un radicale capace di catturare e disgregare le molecole nocive presenti nell’ambiente.

I modelli disponibili sul mercato

Contro acari, pollini e allergeni si possono acquistare i purificatori di Dyson abbinati a termoventilatori o a filtri Hepa, mentre sia l’azienda Jonix sia la Phillips hanno creato speciali purificatori che sfruttano la tecnologia del plasma freddo per contrastare funghi, virus e batteri. La proposta di depurazione da parte della finlandese Genano si basa invece sulla distruzione con forti scariche elettriche delle microparticelle, mentre diverse aziende fra cui Panasonic abbinano climatizzazione a ionizzazione o a fotocatalisi a raggi UV. E non si tratta di apparecchiature che tolgono spazio in casa: basta pensare che Sanixair ha persino brevettato soluzioni indossabili come lo ionizzatore che pulisce l’aria intorno a noi.

_________________________________________________________________________________________________________

 

Affitti, dopo il coronavirus boom delle case indipendenti e con giardino

Come avevamo già anticipato, nei prossimi mesi il mercato degli affitti continuerà ad essere piuttosto dinamico, e investire nel mattone tornerà ad essere una delle migliori soluzioni. Oggi, quasi il 10% del parco immobiliare italiano è in affitto, ma ancora molti immobili potrebbero essere messi a reddito. Il 12%, infatti, attualmente è inutilizzato, già proposto in vendita oppure tenuto a disposizione come seconda casa, e potrebbe essere concesso in locazione prossimamente. Anche diversi immobili che venivano proposti con la formula dell’affitto breve come alloggi per i turisti, soprattutto quelli gestiti dai proprietari in fai da te, in maniera poco organizzata e con una redditività ridotta, potrebbero tornare disponibili per la locazione abitativa, visti i contraccolpi sul turismo che l’emergenza sanitaria sta determinando sul settore turistico. Dopo l’esperienza del lockdown, è cambiato il modo di pensare alla propria abitazione e alle caratteristiche che dovrebbe avere. A giugno, le richieste di case con giardino privato sono cresciute del 73% rispetto a prima della quarantena, segnale di come la maggior parte delle persone percepisca ora come fondamentale la possibilità di poter avere un piccolo spazio verde a disposizione (forse anche per la paura di un nuovo futuro lockdown).
Cresce anche il desiderio di poter avere una maggior privacy, anche da vicini e condomini con un maggior interesse nei confronti delle case indipendenti, a +48% rispetto alle ricerche nei mesi pre covid19.

Anche gli attici fanno più gola oggi di quanto non fosse in passato, con ricerche in crescita del 30,5%. La tendenza, dunque, è quella a cercare una casa migliore, più spaziosa, che consenta di avere i propri spazi e un’organizzazione migliore delle attività familiari. Non va trascurato, infatti, la scelta di molte aziende di far proseguire lo smart working ancora per diversi mesi. In molti casi, dunque, si hanno più membri della famiglia che lavorano da casa, magari con figli piccoli o che devono studiare.

_________________________________________________________________________________________________________

 

Investire nel mattone come bene rifugio 

Oggi, quasi il 10% del parco immobiliare italiano è in affitto, ma ancora molti immobili potrebbero essere messi a reddito. Il 12%, infatti, attualmente è inutilizzato, già proposto in vendita oppure tenuto a disposizione come seconda casa, e potrebbe essere concesso in locazione prossimamente. Anche diversi immobili che venivano proposti con la formula dell’affitto breve come alloggi per i turisti, soprattutto quelli gestiti dai proprietari in fai-da-te, in maniera poco organizzata e con una redditività ridotta, potrebbero tornare disponibili per la locazione abitativa, visti i contraccolpi sul turismo che l’emergenza sanitaria sta determinando sul settore turistico. Crescerà, dunque, sia la domanda sia l’offerta di affitti, ma, parallelamente, potremmo assistere anche ad una maggiore segmentazione interna del mercato. Le motivazioni che spingeranno gli italiani a cercare una nuova abitazione saranno molto diverse tra loro, così come le caratteristiche dell’immobile ideale.
Circa un italiano su due che attualmente vive in una casa troppo piccola cercherà attivamente una soluzione più confortevole, con una metratura maggiore o con uno spazio aperto di pertinenza

Chi invece già vive in affitto e sta subendo ripercussioni sulla propria condizione reddituale a causa dell’emergenza sanitaria nei prossimi mesi si metterà alla ricerca, suo malgrado, di una soluzione meno spaziosa ma più economica.
A questi si affiancheranno coloro che, per esigenze lavorative, dovranno cambiare città o regione. Una buona parte di questi è rappresentata da giovani attualmente senza lavoro, disposti a spostarsi per trovare un’occupazione, una ricerca che era già difficile prima dell’emergenza e che ora sarà ancora più dura.
Secondo l’Istat, i giovani non vivono più nella stessa città, regione o nazione per tutta la vita, come in passato. In 20 anni, i trasferimenti sono cresciuti di circa il 20%.
A queste categorie si affiancano le coppie che vogliono andare a vivere insieme. In molte sono rimaste separate per circa 2 mesi a causa del lockdown, e per alcuni di loro questo ha rappresentato la spinta a compiere il passo verso la convivenza. 

Lo Studio De Falco, avendo a cuore la salute e i bisogni dei propri clienti,  risponderà a queste esigenze offrendovi occasioni di affitti e di vendita vantaggiosi. Restate aggiornati sui nostri canali social e sul nostro sito web per conoscerle.

_________________________________________________________________________________________________________

5 regole per vendere al meglio la tua casa:

  1. STABILISCI IL GIUSTO PREZZO – Affidandoti ai professionisti del settore, avrai modo di scoprire il valore effettivo del tuo immobile e grazie alla loro eccellente conoscenza del mercato immobiliare, potrai stabilirne insieme a loro, il giusto prezzo. 
  2. SERVIZIO FOTOGRAFICO – Lo Studio De Falco Servizi immobiliari ti fornirà foto professionali per presentare al meglio il tuo immobile nelle sue caratteristiche, rendendolo ammiccante per il suo pubblico e per le sue pubblicità in e offline.
  3. DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE – Valorizziamo al massimo la tua casa attirando clientela realmente interessata.
  4. PUBBLICA SUI CANALI GIUSTI – Ti garantiamo spazi privilegiati sul nostro sito ufficiale, sui migliori portali di immobili e sui social, spazio in cui oggi, si verifica una buona parte d’interesse.
  5. ATTO NOTARILE – Per garantire una vendita sicura, servono documenti quali: atto di proprietà, visura ipotecaria, certificato di agibilità, contratto di mutuo e documenti personali. Noi ti affiancheremo durante l’intero iter per garantire al meglio una vendita sicura.

_________________________________________________________________________________________________________

Le case di qualità valgono una ricchezza

In questo periodo si è dato valore anche alla casa come asset finanziario. Quanto vale e, soprattutto, riuscirà in futuro a mantenere questo valore? Secondo gli esperti i più si renderanno conto dei difetti della propria abitazione e potrebbero decidere, liquidità permettendo, di iniziare la ricerca di altre soluzioni. Chi venderà case di qualità potrà contare su un valore reale, chi vorrà vendere case con “difetti” dovrà scendere a patti con lo sconto. Da questo evento scaturisce la consapevolezza di quanto valgano poco molte delle case che abitiamo e di quanto un’abitazione piccola sia inadatta a creare comfort. Ciascuno ha avuto modo, in questa quarantena forzata, di fare un menu delle preferenze: una stanza in più, la terrazza, un secondo bagno, l’affaccio su una via meno rumorosa e così via. 

Quando si deve comprare o vendere casa, la scelta dell’agenzia immobiliare è un momento cruciale. È necessaria una fase preliminare di ricerca, durante la quale valutare se l’agenzia immobiliare con cui ci stiamo confrontando è quella che fa al caso nostro.

Prendiamoci tutto il tempo che ci serve. Una scelta avventata o non ponderata può costarci molto in termini di tempo e soldi. Bisogna sapere che promuovere adeguatamente un immobile in vendita ha un costo. Le competenze, l’esperienza e la capacità di far fronte a tutti gli scenari sono traducibili in un costo. Pertanto, gli agenti immobiliari bravi non sono necessariamente quelli che si vendono al minor prezzo. È necessario rivolgersi a professionisti capaci, di indubbia esperienza, con alle spalle un sostanzioso percorso fatto di clienti soddisfatti e affari conclusi nei tempi e nei modi giusti. Professionisti come noi, che conosciamo il mercato di riferimento, siamo specializzati nella vendita o nella locazione di tipologie selezionate di immobili e ci dedichiamo esclusivamente ai nostri clienti, da sempre più che soddisfatti.

Consulta la senzione vendite di Studio de Falco Immobiliare …non te ne pentirai!

_________________________________________________________________________________________________________

Nasce il nuovo palazzo della ricerca di Human Technopole

Presentato il progetto del nuovo edificio dedicato alle scienze della vita all’interno del campus che sorgerà nell’ex Expo di Milano. Tra pochi mesi sarà pienamente operativa la prima piattaforma italiana sulle scienze della vita, luogo aperto, di scambio scientifico, con grandi tecnologie a disposizione delle migliori idee.

Gli ottocento ricercatori che popoleranno il nuovo edificio dello Human Technopole avranno a disposizione oltre 16.500 metri quadri destinati ai laboratori per la ricerca scientifica. Nel 2019, era stata lanciato il bando per la progettazione dell’edificio che affiancherà il Palazzo Italia e le altre strutture già esistenti nel campus. La gara prevedeva due fasi: nella prima una scrematura dei progetti aderenti per individuare le sette migliori proposte, nella seconda l’individuazione del progetto vincente. Come annunciato oggi da Fondazione Human Technopole e Arexpo, il concorso internazionale è stato vinto dallo studio di architettura Piuarch. Vittoria in casa quindi per questa realtà italiana, presente in città da oltre vent’anni, e che ha già lavorato ad altri interventi di riqualificazione sul territorio. È uno step importante che mostra come il progetto cerchi di avanzare secondo i tempi dati due anni fa, nonostante il momento che stiamo vivendo.

L’edificio ospiterà anche spazi comuni, aule per eventi e corsi di formazione. Lo studio di architettura Piuarch ha convinto la giuria all’unanimità. Ai partecipanti si chiedeva di concepire soluzioni che rispondessero a diversi principi generali (ambiente di lavoro moderno, configurazione flessibile degli spazi) in nome di una filosofia basata sull’apertura, intesa come circolo di idee e soluzioni tra tutti coloro che popoleranno l’edificio. Secondo Monica Tricario di Piuarch, a ispirare la progettazione dell’edificio c’è anche una riflessione sul benessere dell’uomo, che sul piano architettonico si esprime al meglio quando funzionalità e bellezza si incontrano. Come dimostrano anche i tempi che stiamo vivendo, il tema della flessibilità, e quindi della possibile ridefinizione degli spazi a seconda dei bisogni più urgenti, non è teorico. Gli spazi dominanti del nuovo quartier generale sono tre: un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile. Una sequenza che muove dall’esterno alla sommità dell’edificio: all’interno si apre quindi uno spazio coperto su cui si affacciano tutti gli uffici e i laboratori, che sarà quindi penetrato dalla luce naturale.

«La vocazione di questo edificio è importante, mai come in questo momento ci rendiamo conto di quale sia il valore della ricerca per tutti noi – spiega Monica Tricario, architetto di Piuarch -. Dal benessere dell’uomo sono partite le nostre riflessioni progettuali, abbiamo pensato a lungo al rapporto tra qualità architettonica degli spazi e funzionalità. Il benessere dell’uomo è stato il tema centrale, anche come benessere per le persone che ci lavoreranno».

CLICCA SUL SITO ED ENTRA NELLO SCENARIO DELL’OPERA!  https://www.piuarch.it/it/   

_________________________________________________________________________________________________________

Lavorare da casa senza pesare sulla bolletta 

Restare a casa h24 significa aumentare, talvolta in maniera considerevole, i consumi di luce, acqua e gas. Per evitarlo basta riorganizzarsi. Qualche consiglio su come fare. 

Riorganizzare le abitudini, i ritmi, ma – anche – la gestione dei consumi. Se la casa è diventata il luogo di vita degli italiani h24 in questi giorni di emergenza, vale la pena di riflettere su come sia possibile tagliare i costi in bolletta. Leggendo e documentandosi, cercando di usare bene gli elettrodomestici ed evitando ogni forma di spreco. Non solo per evitare brutte sorprese fra qualche settimana, quando arriverà il conto dei consumi familiari di acqua, luce e gas. 
Ma anche come buona pratica da mantenere nel futuro a vantaggio dell’ambiente e del portafoglio. 

Partiamo dalla luce. Per chi lavora in smart working, un buon consiglio è posizionare la propria “scrivania” casalinga in un luogo luminoso, aprendo bene ogni mattina le imposte e spostando eventuali tende e tendoni. Meglio accedere le luci a Led (se le abbiamo): rispetto alle lampade a incandescenza abbattono i consumi fino al 50 per cento. Essenziale è la gestione dei dispositivi elettronici. Computer fissi e portatili, tablet e telefonini vanno usati bene.  Per ciò che riguarda gli elettrodomestici, occorre prestare attenzione a spegnere a fine uso televisori, forni a microonde, aspirapolvere. 

L’efficienza passa quindi dal riscaldamento: il presupposto ovviamente è avere un sistema efficiente e di ultima generazione. Ma poi la palla passa all’utente. Che può, per iniziare, regolare bene le valvole dei termosifoni, fino a chiuderle nelle stanze meno utilizzate o nei giorni in cui la temperatura mite di questa primavera lo consente. Se da più parti arriva l’appello ad aprire durante la giornata le finestre, per il ricambio di aria indoor, va considerato che quanto il riscaldamento è acceso però bastano pochi minuti ad intervalli periodici per riequilibrare i livelli di ossigeno e anidride carbonica in un ambiente. Evitando le dispersioni di calore. 
Infine – non meno importante – va gestito con oculatezza lo spreco di acqua. Fredda e calda. Spegnendo sempre il rubinetto senza lasciar scorrere invano il flusso. Utilizzando gli elettrodomestici per una pulizia profonda di piatti e vestiti. E cercando di accorciare, anche di poco, i tempi della doccia. 

_________________________________________________________________________________________________________

Come lavorare ed organizzare il vostro tempo in casa

L’occasione per vivere al meglio la nostra comfort zone è arrivata. In questo periodo di emergenza, molti si trovano in smart working.. Le nostre case si sono trasformate in vere e proprie postazioni operative, in aule scolastiche e punti di ritrovo socio – virtuali commenta Sanja Radovanovic, presidente IAHSP Europe, International Association of Home Staging Professionals e membro del CD di Assostaging. Una bella sfida per un Paese formato da una popolazione abituata a vivere fuori casa gran parte della propria giornata.

Cosa fare allora? Il segreto è stabilire un compromesso fra necessità, tipo di attività e metri quadrati. Partite da un piano di lavoro: datevi degli obiettivi della settimana o del mese da raggiungere, create delle cartelle sui vostri personal computer, tablet e smartphone e, se necessario, scaricate dei software per agevolare il nostro operato. Per quanto concerne la location, optate per una soluzione provvisoria ma esclusiva come una semplice scrivania nella propria camera, su cui sistemare l’occorrente e lavorare in modo composto, magari accanto ad una finestra che ci aiuta a superare il senso di restrizione, a ricevere luce quando basta (per evitare spiacevoli riflessi sullo schermo) e per connetterci anche al mondo esterno. La cucina è meglio non utilizzarla per lavorare essendo il fulcro centrale di ritrovo e spensieratezza, lasciamola al piacere di cucinare e gustare ricette in compagnia. Per chi avesse spazi esterni, mai come in questo momento, sono una grande ricchezza.

_________________________________________________________________________________________________________